Il ricamo d'Assia
Il ricamo d'Assia
Sfogliando le enciclopedie di ricamo di Mani di Fata, di Therese de Dillmont, di Lucia Petrali Castaldi, C.C.C. e altre più recenti uscite a fascicoli, non ho trovato traccia del ricamo d’Assia che, peraltro, è una tecnica molto antica di ricamo in bianco, originaria del distretto dello Schwalm nella regione dell’Assia in Germania.
Io sono venuta a conoscenza di questa tecnica quando ho cominciato ad acquistare la rivista “Anna” di Burda nel 1987 e ne sono rimasta affascinata sia per la simbologia dei motivi che per i punti impiegati.
Si esegue su tela di lino a trama compatta e regolare con punti decorativi per i contorni delle figure(punto Palestrina, catenella, annodato e festone) e punti di riempimento dei vari motivi.
I punti di riempimento o di fondo possono essere eseguiti senza estrazione di fili o con estrazione di un filo ogni tre o quattro fili, oppure su una rete ottenuta estraendo fili come nell’intaglio su rete.
Ecco come si procede:
Il lavoro finito
Un imparaticcio con uccellini dove il tulipano rappresenta la fede in Dio, il cestino rappresenta la fecondità o il ringraziamento per il raccolto, il cuore rappresenta i sentimenti
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Una striscia ricamata in rosa
Anche il cerchio, che troviamo in questo lavoro ha un suo significato: se è lavorato internamente con la rete simboleggia il giorno, il sole e quindi la vita, altrimenti rappresenta la notte.
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Un centro rettangolare con vari motivi caratteristici
Con questa tecnica ho realizzato la copertina per culla del mio ultimo nipotino, pubblicata in febbraio c.a.
e le bomboniere della sua Prima Comunione pubblicate in aprile c.a.